Come gestire il prurito in gravidanza
Nelle settimane e nei mesi di evoluzione della gravidanza, la pelle subisce cambiamenti importanti che comportano alcuni fastidi. Tra i più comuni c’è sicuramente il prurito, che può comparire con intensità frequenti, in zone differenti – e può essere portato da cause diverse. Ecco un’analisi approfondita per scoprire tutto sul prurito in gravidanza.
Come gestire il prurito in gravidanza
Perché in gravidanza la pelle inizia a prudere
Il prurito in gravidanza è un disturbo piuttosto comune e generalmente benigno, che può comparire in diversi momenti della gestazione e con intensità variabile. Le zone più colpite sono solitamente pancia, seno, gambe, mani e piedi: il prurito è causato dal fisiologico mix di cambiamenti ormonali, secchezza cutanea e tensione della pelle su pancia e seno. Già dalle prime settimane l’aumento degli estrogeni determina una maggiore vasodilatazione, mentre l’espansione addominale e la crescita del seno tendono a seccare la pelle e a ridurne l’elasticità, scatenando prurito che talvolta può sfociare anche in smagliature e strie.

C’è prurito e prurito
Il prurito può presentarsi in forma localizzata, cioè limitata a un’area specifica come il ventre o il seno, oppure in forma diffusa o generalizzata, con sensazioni fastidiose su tutto il corpo, talvolta associate a leggere eruzioni cutanee dovute soprattutto all’alterazione del film idrolipidico che protegge naturalmente la pelle. È importante distinguere tra prurito lieve - tollerabile e spesso passeggero - e prurito intenso, specie notturno, localizzato ai palmi delle mani o alle piante dei piedi: in quest’ultimo caso potrebbe trattarsi di colestasi gravidica, una condizione epatica che richiede valutazione medica e specifici esami del sangue per misurare i livelli di acidi biliari. Ma esistono altre condizioni dermatologiche tipiche della gravidanza che possono causare prurito: le dermatosi gravidiche (tra cui la più comune è la PUPPP) caratterizzate da eruzioni cutanee spesso pruriginose ma generalmente innocue e transitorie - le dermatiti da contatto, che possono insorgere a causa di una maggiore sensibilità cutanea e della variazione della risposta immunitaria - e la secchezza cutanea severa, spesso aggravata da fattori ambientali (caldo, sudore, indumenti sintetici), che può favorire la comparsa di prurito in gravidanza, in particolare su gambe e braccia.
In questi casi, così come in presenza di irritazioni persistenti, lesioni o infezioni intime, consultare il medico è fondamentale per scongiurare possibili peggioramenti.
L’evoluzione del prurito, trimestre dopo trimestre
Prurito in gravidanza primo trimestre
Nel primo trimestre, il prurito tende a essere meno frequente o comunque lieve. In questa fase, i principali fattori scatenanti sono legati agli sbalzi ormonali, in particolare agli alti livelli di estrogeni e progesterone che alterano il naturale equilibrio della pelle, rendendola più reattiva e soggetta a secchezza o a leggere irritazioni. Alcune donne possono avvertire un prurito localizzato ai capezzoli e al seno a causa della prima espansione dei tessuti mammari e della preparazione delle ghiandole al futuro allattamento.
Prurito in gravidanza secondo e terzo trimestre
Il fastidio tende a intensificarsi tra il secondo e il terzo trimestre: in questa fase la tensione cutanea su addome e seno è massima, con comparsa di smagliature e l'insorgere di papule orticarie o eruzioni polimorfe. Il prurito aumenta soprattutto nelle ore notturne e diventa particolarmente frequente nei casi di colestasi, caratterizzato da una sensazione acuta che disturba il sonno senza rash visibile.
Come cambia il prurito dopo il parto?
In generale, il prurito tende a regredire spontaneamente nelle settimane successive alla nascita del bambino, poiché si riduce la tensione cutanea e i livelli ormonali ritornano gradualmente alla normalità. Tuttavia, per alcune condizioni come la colestasi, è fondamentale continuare i controlli clinici anche dopo il parto per assicurarsi che i valori epatici si siano normalizzati.
Rimedi pratici per il prurito in gravidanza e cura quotidiana
Come detto il prurito è una condizione fisiologica in gravidanza, ma non per questo non è possibile mettere in atto attenzioni per alleviarne il fastidio. Ecco alcune strategie efficaci:
- Abbigliamento ampio e in fibre naturali, per evitare sfregamenti;
- Ambientazione fresca e ventilata, con umidità controllata;
- Idratazione continua, interna ed esterna: bere molto e adottare creme/emollienti arricchiti con glicerina, ceramidi, oli vegetali, vitamina E;
- Bagni/docce tiepide, con detergenti neutri, evitando l’acqua molto calda che secca la pelle;
- Applicazione di amido di riso o farina d’avena, che leniscono e rinfrescano;
- Evitare prodotti irritanti, specialmente nella zona intima.
- In caso di patologie come PUPPP, pemfigoide gestazionale o colestasi, il medico potrà prescrivere trattamenti adeguati come antistaminici, corticosteroidi topici o terapie specifiche
Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso
Quando la pelle cambia e tende facilmente alla secchezza o al prurito, prendersene cura con prodotti mirati può fare la differenza. Per nutrire la pelle del corpo, particolarmente soggetta a tensione durante la gravidanza, è utile affidarsi a un olio dermoaffine ad azione emolliente e protettiva, capace di preservare il film idrolipidico e di ridurre la sensazione di prurito già dalle prime applicazioni.
In caso di fastidio localizzato al seno, soprattutto nei periodi in cui la pelle appare più sensibile o fragile, è ideale scegliere un trattamento specifico, con ingredienti dermoaffini e dalla texture leggera, che agisca in profondità e favorisca l’elasticità dei tessuti.
Per il benessere quotidiano della zona intima, è importante prediligere una detersione delicata ma efficace, con attivi di origine naturale e un'azione riequilibrante sul microbiota cutaneo, in grado di rinforzare la barriera naturale e ridurre la secchezza. Nei momenti in cui la pelle intima appare più arrossata o soggetta a fastidi, un trattamento lenitivo, studiato per ripristinare il benessere della mucosa e favorire l’idratazione profonda, può diventare un prezioso alleato.
Infine, per prevenire e trattare la comparsa delle smagliature, un olio formulato con oli vegetali e ingredienti elasticizzanti è il gesto quotidiano ideale per mantenere la pelle morbida, elastica e nutrita durante tutta la gravidanza e oltre