Guida alla lettura dell'etichetta di un prodotto cosmetico

Come si legge l'INCI dei cosmetici

Nella scelta di un preparato per la pelle dei più piccoli entrano in gioco tanti, tantissimi fattori. A volte ci si sente spaesati a causa del gran numero di informazioni (non sempre chiare) dei prodotti, ma con la giusta chiave di lettura le etichette dei cosmetici diventano grandi alleate.
 
Come primo parametro, la sicurezza è fondamentale: un prodotto è sicuro solo quando su di esso sono stati svolti tutti i test scientifici previsti dalla legge – e possibilmente anche di più. Sotto la dicitura “Dermatologicamente testato” si nascondono decine e decine di test estremamente accurati, effettuati sulle pelli sensibili e sotto la supervisione e la certificazione di un medico dermatologo.
 
Quando si legge l’etichetta di un cosmetico è altresì importante che siano presenti le diciture “Nickel tested”, poiché questo metallo è spesso causa di dermatiti allergiche, e “1,4-Diossano tested”, una molecola potenzialmente pericolosa che si può generare in fase di lavorazione del preparato. Queste certificazioni sono fondamentali poiché la sottigliezza dell’epidermide favorisce un maggior assorbimento transcutaneo, soprattutto in determinate parti del corpo dove l’utilizzo di saponi e pomate è elevato: la scelta di un preparato che selezioni con cura gli ingredienti e che garantisca elevati standard di sicurezza risulta quindi fondamentale.

Guida alla lettura dell'etichetta di un prodotto cosmetico
 

L'INCI dei cosmetici: l'importanza di ingredienti e formulazione

Prima di esplorare l’importanza della formulazione, è utile ricordare la condizione in cui si trova la cute dei più piccoli. La pelle del neonato ha maggiori difficoltà, rispetto a quella dell’adulto, nella regolazione del contenuto idrolipidico dello strato corneo: la barriera cutanea infatti è costituita dai corneociti, le cellule dello strato superficiale tenute insieme da un complesso di lipidi.
 
Poiché nel neonato la concentrazione dei lipidi intracellulari è inferiore, la pelle del neonato tende maggiormente alla secchezza. Per questo è così importante che nell’elenco degli ingredienti (chiamato anche INCI dei cosmetici) compaiano prodotti di origine naturale derivanti possibilmente da agricoltura biologica, e ricchi di grassi per nutrire e idratare una pelle ancora immatura tendente alla secchezza.
 
Dunque, come si legge l'INCI dei prodotti cosmetici? L’elenco va in base alle quantità, ovvero il primo sarà quello presente in maggiore concentrazione e l’ultimo quello in minore concentrazione: da tenere presente anche che i nomi che trovi scritti in latino nell'etichetta dei cosmetici si riferiscono a estratti vegetali utilizzati senza essere stati sottoposti a particolari trasformazioni chimiche, mentre gli ingredienti riportati in inglese sono prodotti di sintesi, o comunque hanno subito un processo di trasformazione chimica, anche se magari si tratta in partenza di sostanze di origine naturale.
 

Come scegliere ingredienti delicati

Saper leggere gli ingredienti dei cosmetici è fondamentale per porre l'attenzione su quelle sostanze potenzialmente responsabili di irritazioni e secchezza: derivati del petrolio, conservanti aggressivi, profumazioni e schiumogeni di origine chimica tra cui tensioattivi aggressivi (SLS, SLES), PEG e ingredienti occlusivi che possono interferire con la fisiologica traspirazione cutanea.
 
Qualche esempio pratico? Nomi che terminano in -one o -xane, ad esempio, indicano di solito dei siliconi sintetici che lasciano apparentemente la pelle liscia ma alla lunga potrebbero causare problemi di secchezza. Composti come Petrolatum, Paraffinum liquidum, vaselina, mineral oil non sempre garantiscono una reale idratazione. Attenzione anche ai prodotti etossilati, che si riconoscono dalla particella eth (derivazione petrolifera) e ai composti che contengono il suffisso -trimonium (ittiotossico).
 
Ma anche le informazioni sulla conservazione posso dire molto sulla composizione: ogni prodotto ha una precisa data di scadenza che prende a riferimento il momento dell’apertura del prodotto, facilmente individuabile perché accompagnato dall’icona di un barattolo aperto riportante la dicitura PAO. Il PAO (acronimo di Period After Opening) comunica il tempo massimo che deve trascorrere dall’apertura del prodotto al suo ultimo utilizzo.
 
Un PAO ci fornisce quindi inequivocabili indicazioni anche sulla quantità o l’aggressività del conservante utilizzato: più il PAO è breve (3-6-mesi) più il conservante sarà poco aggressivo o in quantitativi minori, più il PAO è lungo (12-24-26 mesi), maggiore sarà l’impiego o l’aggressività del conservante utilizzato.
 

I migliori INCI per i cosmetici: i consigli di Fiocchi di Riso

Dopo questa importante panoramica sulle informazioni contenute nelle etichette dei cosmetici, il consiglio è semplice: per la cute delicata dei neonati e dei bambini in tenera età è importante scegliere preparati naturali dermocentrici, sottoposti ad attenti test di tollerabilità sulle pelli più sensibili e privi dei più comuni ingredienti irritanti come profumazioni, coloranti e metalli, ma che presentino al contrario formulazioni dermoaffini studiate per supportare la naturale formazione della barriera lipidica della pelle dei più piccoli.
La Filosofia di Fiocchi di Riso e il Laboratorio di Fitocosmesi Funzionale sono dalla parte della pelle, anche la più sensibile.

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