Le caratteristiche della pelle del neonato

La pelle del neonato è più fragile rispetto a quella dell’adulto

Uno dei ruoli più importanti svolti dalla pelle è la sua funzione barriera, che funge sia da protezione per l’organismo da attacchi di agenti esterni che da regolatore per la perdita d’acqua transepidermica.

Le caratteristiche della pelle del neonato
 

La struttura della pelle

La cute è costituita da tre strati sovrapposti, ciascuno dei quali svolge una precisa funzione. L’epidermide è lo strato più esterno: rappresenta una vera e propria barriera contro la penetrazione di sostanze estranee quali microbi, fattori inquinanti, impurità, polveri e altre sostanze che penetrando nell'organismo potrebbero aggredirlo. È composta di cellule epiteliali che possono lesionarsi in seguito a infiammazioni, tagli o bruciature.

Sotto l’epidermide si trova il derma, uno strato cutaneo che dà nutrimento alla pelle. È costituito da una parte superficiale formata da piccole prominenze chiamate papille, e da una parte più profonda che conferisce alla pelle elasticità e resistenza. All’interno del derma si trovano i follicoli piliferi (nei quali si sviluppano i peli) e le ghiandole cutanee: le ghiandole sudoripare che secernono il sudore, e le ghiandole sebacee che producono il sebo, il naturale lubrificante della pelle. Il sebo e il sudore costituiscono insieme il cosiddetto film idrolipidico (o mantello acido) sulla superficie della pelle, importante perché la rende morbida, resistente e impermeabile. La funzione barriera della pelle del neonato è strettamente correlata a questo strato e in particolare alle ceramidi, che contribuiscono a mantenerne l’integrità, aumentando l’idratazione e l’elasticità. Lo strato più profondo della cute è invece l'ipoderma e ha fondamentalmente il compito di proteggere gli organi dai traumi e dalla dispersione di calore.  


Le peculiarità della pelle del neonato

Per via delle sue caratteristiche la cute del neonato è più sottile del 20% rispetto a quella degli adulti: le cellule cutanee (corneociti) sono più piccole e meno coese fra loro e il film idrolipidico è più povero. Il pH cutaneo si avvicina alla neutralità, aumentando il rischio di infezioni. La perdita d’acqua cutanea (TEWL) è maggiore, la cute di conseguenza è meno idratata, più sensibile e facilmente irritabile e pruriginosa.
 

Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso

Mantenere il corretto livello di idratazione cutanea è fondamentale per garantire la funzionalità barriera  e supportarne la costituzione fin dai primi giorni di vita. Utilizza un latte o un olio emolliente e protettivo, preferibilmente ricco di vitamina E, adatto a nutrire in profondità la cute.

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