Dermatite Atopica: cosa succede con il freddo

L’importanza del fattore-freddo nella secchezza della pelle

La Dermatite Atopica è un’infiammazione dell’epidermide frutto di un’interazione tra fattori genetici, immunitari e ambientali. Tra questi ultimi il clima, la temperatura e la qualità dell’aria giocano un ruolo fondamentale: la transizione da una stagione all’altra comporta spesso un peggioramento dei sintomi, ma solitamente è proprio durante i mesi più freddi che la Dermatite Atopica si acuisce.


Dermatite Atopica: cosa succede con il freddo

 

Perché il freddo peggiora la dermatite atopica

La Dermatite Atopica provoca un funzionamento difettoso dell’effetto-barriera dell’epidermide: se già vento e freddo tendono a seccare le pelli sane e ben strutturate, possiamo immaginare l’irritazione di una cute delicata a tendenza atopica.
Una pelle così sensibile si trova a dover fronteggiare – oltre ai molteplici agenti esterni quali inquinamento, acari, microbi e peli di animale – anche la minaccia delle temperature rigide, che hanno il potere di disidratare molto più velocemente la cute (soprattutto le parti esposte). Risultato? Pelle arrossata e secca, prurito e, nelle fasi acute, eczemi.
 

Abbigliamento e riscaldamento, ulteriori fattori di rischio

Nei mesi invernali la pelle a tendenza atopica può andare incontro ad un peggioramento dei sintomi, per questo è importante adottare alcuni accorgimenti.
Uno dei fattori da considerare è il rapporto tra dermatite e abbigliamento e quindi la tipologia dei tessuti utilizzati a diretto contatto con la pelle. Meglio prediligere tessuti traspiranti come il cotone, evitando quelli sintetici che potrebbero irritare la pelle.
E, quando il clima lo permette, esporre con la dovuta moderazione e protezione (e solo nei fototipi non a rischio) la cute al sole: i raggi UV riducono la presenza di batteri nocivi, stimolano le defensine (proteine attive contro virus, batteri e funghi) e favoriscono la produzione di vitamina D, alleata importante della pelle a tendenza atopica.
Anche tra le mura domestiche, alcune abitudini possono fare la differenza: il riscaldamento (già fattore importante di secchezza dell’aria) se troppo alto aumenta la sudorazione, altro nemico della cute atopica. Per questo è importante non superare i 23° di giorno e i 18° durante il sonno, per scongiurare la sudorazione notturna e la conseguente irritazione cutanea.
 

Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso.

La pelle del tuo bambino ha bisogno di protezione nei mesi più freddi: per questo è fondamentale utilizzare prodotti cosmetici dedicati a coadiuvare il trattamento delle pelli a tendenza atopica, sia per la detersione del corpo che per l’idratazione della cute, con attivi prebiotici per favorirne il riequilibrio, fitosteroli per una migliore integrità della barriera cutanea e ceramidi che la mantengano elastica e compatta.

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