Tutto quello che devi sapere sull’acne neonatale

L’acne neonatale è una condizione molto frequente, transitoria e solitamente benigna che interessa numerosi bambini nelle prime settimane di vita. Riconoscerla correttamente, comprenderne le cause ormonali e adottare una routine delicata e rispettosa della pelle del neonato aiuta a gestirla al meglio senza interventi aggressivi, evitando pratiche inutili o potenzialmente irritanti.

La causa principale dell’acne neonatale: gli ormoni materni

L’acne neonatale compare generalmente tra la seconda e la quarta settimana di vita, e interessa circa un quinto dei nuovi nati, sia neonati maschi che femmine. 

Le cause dell'acne neonatale sono principalmente ormonali: la sua comparsa è legata principalmente alla stimolazione transitoria delle ghiandole sebacee da parte degli ormoni materni, che attraversano la placenta e possono determinare un aumento di produzione di sebo nei primi giorni di vita.

Questa condizione non rappresenta una patologia infettiva e non è correlata a scarsa igiene o ad allergie alimentari. È fondamentale rassicurare i genitori: nella maggior parte dei casi si tratta di una manifestazione fisiologica transitoria che tende a risolversi spontaneamente.


Dove si manifesta l’acne neonatale?

Capire dove si manifesta l'acne neonatale è semplice poiché compare quasi esclusivamente sul viso. Si presenta soprattutto su guance, fronte e mento, con papule (piccoli rilievi rossastri) o piccoli comedoni non infetti, spesso accompagnati da un lieve eritema (rossore) della pelle circostante.

https://www.fiocchidiriso.com/dw/image/v2/BJJJ_PRD/on/demandware.static/-/Sites-FDR-Italy-Library/it_IT/dw02c9ffd4/site/09-Consigli/Articoli/Immagine articolo dettaglio 1440 x 680/SENSIBILITA' acne neonatale 1440 x 680.jpg

Come riconoscerla e distinguerla da altre condizioni della pelle neonatale

La delicatezza cutanea del neonato può rendere difficile distinguere l’acne neonatale da altre condizioni estetiche simili: 

  • La milia: sono da microcisti bianche superficiali piene di cheratina, che non hanno un’origine infiammatoria e non sono correlate al sebo. 
  • L’eritema tossico: può interessare fino al 70% dei neonati e si manifesta con chiazze rosse e pustoline puntiformi che regrediscono da sole in un paio di settimane.
  • La crosta lattea: è una forma di dermatite seborroica con squame untuose bianco-giallastre, che tende a risolversi nei primi mesi.
  • Gli esantemi virali: hanno un aspetto completamente differente, come vescicole e bollicine con liquido nel caso dell’herpes simplex o manifestazioni variabili (papule, macule, croste) nel caso della varicella.

La differenza tra acne neonatale e dermatite atopica

È importante non confondere l'acne neonatale e la dermatite atopica. Quest’ultima è diversa in quanto presenta un pattern infiammatorio cronico, pruriginoso e recidivo, con cute secca, sensibilizzata e arrossata, spesso in zone diverse da quelle del viso: un quadro clinico a cui abbiamo già dedicato un articolo di approfondimento.


L’acne neonatale, al contrario, solitamente non dà dolore, non provoca prurito e non lascia esiti cicatriziali: la sua durata media è di poche settimane e tende a regredire spontaneamente entro tre-quattro mesi di vita.

Come curare l’acne neonatale e quali sono i rimedi principali

Molti genitori si chiedono come curare l'acne neonatale. La prima rassicurazione è che, essendo una condizione benigna e transitoria, nella stragrande maggioranza dei casi non necessita di alcuna cura farmacologica.


I veri rimedi per l'acne neonatale consistono principalmente nella pazienza e in una corretta gestione della pelle delicata del bambino. La condizione, infatti, si risolve da sola con il tempo. L'obiettivo non è "curare" aggressivamente i brufoli, ma mantenere la pelle pulita, idratata e protetta, senza irritarla ulteriormente, per accompagnare la sua naturale evoluzione verso la guarigione.

I consigli degli esperti Fiocchi di Riso

La gestione dell’acne neonatale richiede una protezione efficace della barriera cutanea attraverso formulazioni naturali semplici, delicate ed estremamente mirate. È consigliabile detergere la pelle del bambino con preparati formulati per rispettare il film idrolipidico fisiologico, evitando prodotti sgrassanti, profumazioni intense o detergenti troppo aggressivi che potrebbero irritare ulteriormente la cute. 


Una routine quotidiana che include preparati dermoaffini aiuta a mantenere la pelle idratata, lenita e protetta nel corso della naturale evoluzione dell’acne neonatale, accompagnando la cute sensibile verso il ripristino della sua fisiologica funzionalità.

Ecco alcuni rimedi consigliati dagli esperti di Fiocchi di Riso per l’acne neonatale:

  • Detersione lenitiva: Per la pulizia quotidiana, un latte detergente con olio di argan mantiene la pelle pulita e idratata in profondità, rafforzandone l’effetto difesa. 
  • Sollievo e Freschezza: L’utilizzo di un amido di riso, per l’acne neonatale è un classico rimedio lenitivo. 
  • Scegliere le creme giuste: È importante usare una crema viso con burro di karité poiché svolge un’azione emolliente che nutre delicatamente, preservando l'equilibrio del film idrolipidico


Due buone abitudini da tenere sempre presenti: non schiacciare né grattare i piccoli brufoli per non favorire microlesioni o infezioni secondarie, ed evitare categoricamente rimedi casalinghi come pomate, lozioni o oli potenzialmente irritanti o non adatti alla pelle del neonato. Nel caso in cui compaiano segni di infezione, se l’acne peggiora nel tempo o non tende a risolversi entro i tre mesi di vita, è consigliabile consultare il pediatra per valutare eventuali ulteriori approfondimenti o trattamenti specifici.


i consigli degli esperti