Incontri ravvicinati: i consigli per la pelle in caso di morso o puntura di insetto o di altro animale

Come aiutare la pelle in caso di morso o puntura di insetto o di altro animale


Incontri ravvicinati: i consigli per la pelle in caso di morso o puntura di insetto o di altro animale
 

Cosa fare in caso di contatto con una medusa, pesce ragno, scorfano e ricci di mare

Quando una medusa viene a contatto con la cute rilascia piccole vescicole urticanti che rimangono attaccate alla pelle: prima di tutto è importante tranquillizzare il bambino, evitare di bagnare la cute con acqua dolce o applicare ammoniaca sulla zona colpita, grattarla o sfregarla con la sabbia. È preferibile rimanere in acqua salata il più possibile cercando di rimuovere le vescicole utilizzando un oggetto rigido e sottile o con la mano a piatto. Applicare una crema ad azione antinfiammatoria o un gel astringente (ad esempio al cloruro d’alluminio). Non esporre la parte colpita ai raggi solari nei giorni successivi.

Sguazzando in riva al mare può anche capitare che il bambino venga a contatto con un pesce ragno o uno scorfano: i pesci con spina dorsale inoculano una tossina termolabile, ovvero che si neutralizza con il calore. Non sono da utilizzare quindi ghiaccio, ammoniaca o sostanze refrigeranti. Il consiglio è di rimuovere invece delicatamente le spine conficcate e immergere subito la zona in acqua molto calda o sotto la sabbia bollente per un’ora, infine disinfettare la cute. La medesima procedura è da adottare anche per il contatto con ricci di mare. Consultare il medico per valutare l’eventuale applicazione di pomate cortisoniche o antibiotiche in caso di persistenza dei sintomi.
 

Come intervenire in caso di contatto con un anemone di mare

L’anemone di mare ha l’aspetto di un grosso fiore ancorato alla roccia e possiede lunghi tentacoli, che rilasciano una sostanza irritante se vengono toccati. Vive nelle acque superficiali dei mari temperati e tropicali. Se il bambino è stato punto da un anemone, sulla zona di contatto si formano chiazze arrossate in rilievo e bolle che provocano bruciore e prurito. Se il piccolo è particolarmente sensibile potrebbero presentarsi anche nausea, vomito, malessere generale e, di rado, sintomi più gravi.

È importante intervenire pulendo accuratamente la zona interessata con acqua dolce e rimuovendo eventuali frammenti di tentacoli con pinzette sterili. Applicare impacchi di sabbia asciutta molto calda direttamente sulla pelle per alleviare il bruciore e il dolore provocati dalla puntura. Successivamente, applicare impacchi di acqua calda o aceto per circa mezz’ora. Se i sintomi sono seri o se si notano ulcerazioni accentuate sulla pelle, portare tempestivamente il bambino al Pronto Soccorso.
 

Come lenire il dolore e il prurito se è stato punto da una zanzara

Se il bimbo è stato punto da una zanzara è possibile applicare del ghiaccio per ridurre il fastidio e l’irritazione della zona colpita. Prevenire è molto importante: è un buon accorgimento coprire il bambino con indumenti lunghi ma leggeri e proteggere la pelle esposta con prodotti naturali indicati per neonati, che preservino la cute dall’attenzione delle zanzare. È preferibile non utilizzare repellenti chimici su bambini di età inferiore ai 3 anni.
 

E se è se è stato punto da un’ape o da una vespa?

In campagna, ma più in generale all’aria aperta, può capitare di incontrare un’ape: la sua puntura è riconoscibile dal pungiglione seghettato che resta infilato nella pelle. La vespa invece ha un pungiglione dritto e può pungere più di una volta. In caso di puntura d’ape o di vespa è importante controllare la reazione cutanea che si genera: normalmente compare un eritema o un pomfo arrossato dove la pelle è stata punta. Se la reazione è localizzata, rimuovere il pungiglione il prima possibile con un ago o una pinzetta sterilizzata. Il consiglio è di applicare ghiaccio o tenere la zona sotto l’acqua fredda per ridurre il dolore e la sensazione di prurito, successivamente è consigliato l’utilizzo di creme ad azione lenitiva, contenenti ad esempio aloe vera e lipidi naturali. Se il gonfiore si estende all’arto o compaiono i segni di uno shock anafilattico, è bene chiamare tempestivamente i soccorsi sanitari.
 

Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso

In caso di morsi, punture o contatto con animali e piante urticanti, è sempre importante tranquillizzare il bambino e ricordargli di non grattare la parte interessata, aiutandolo con l’applicazione di prodotti dermocompatibili ad azione calmante e lenitiva. Sono indicati ad esempio l’amido di riso per il bagnetto, polveri a base di amidi (riso o mais) calmanti e rinfrescanti o una crema lipidica naturale con azione antinfiammatoria. Quest’ultima in particolare è coadiuvante anche per la successiva rigenerazione cutanea della pelle lesa.

In caso di persistenza dei sintomi, qualsiasi sia l’animale o pianta con cui il bambino sia entrato in contatto, è fondamentale contattare tempestivamente i soccorsi sanitari, portare il piccolo al Pronto Soccorso o consultare il pediatra.

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