Quale funzione ha la pelle: tra barriera e traspirazione

Quali sono le principali funzioni della pelle?

La fuga d’acqua dai tessuti cutanei è un fenomeno fisiologico, noto come perdita d’acqua transepidermica (TEWL), che può essere accelerata da lavaggi troppo frequenti o dalla scarsa idratazione cutanea; le caratteristiche fisiologiche della pelle fanno sì che la perdita d’acqua transepidermica sia maggiore che nell’adulto. Per prenderti cura al meglio della cute del tuo bambino è importante comprendere quali sono le funzioni della pelle, dal processo di traspirazione cutanea al meccanismo con cui l'epidermide svolge la sua naturale funzione di barriera.

Quale funzione ha la pelle: tra barriera e traspirazione
 

Le funzioni della pelle a confronto: barriera e traspirazione

Tra le principali funzioni della pelle vi è la capacità di proteggere l’organismo come una barriera dall’aggressione di agenti esterni come batteri, funghi e altri agenti patogeni, che insinuandosi nei tessuti potrebbero provocare dermatiti e infiammazioni.

Lo strato più esterno è chiamato epidermide e contiene lamelle cornee e grassi che hanno il compito di mantenere il corretto livello di idratazione della cute. Queste strutture regolano l’evaporazione dell’acqua proveniente dall’interno del nostro organismo, evitandone una perdita eccessiva. Questa funzione della pelle permette di mantenere una cute ben idratata, morbida e liscia.

La funzione della pelle come barriera è strettamente correlata alle caratteristiche della cute stessa, in particolare delle ceramidi e del film idrolipidico: le ceramidi contribuiscono infatti a mantenere l’integrità della barriera cutanea, impedendo l’ingresso di sostanze dannose, mentre l’acido grasso linoleico, che costituisce il film idrolipidico, è fondamentale soprattutto nel neonato che nelle prime settimane di vita non ha ancora sviluppato completamente la funzione delle ghiandole sebacee.
 

Come difendere l’integrità cutanea del neonato

Nei bambini fino ai 2 anni la pelle è più sottile del 20% rispetto a quella degli adulti: la produzione di grassi cutanei è ancora in fase di sviluppo, i corneociti sono più piccoli e il film idrolipidico che ricopre la cute è più povero, perciò la pelle tende a disidratarsi e a seccarsi più facilmente.

Durante il bagnetto, quindi, è una buona regola prestare attenzione a non rimuovere i grassi naturali, utilizzando un detergente paidocosmetico delicato e idratando la cute per contrastare la secchezza cutanea, tipica dei primi mesi di vita. Dopo il bagnetto può essere utile asciugare con una polvere aspersoria a base di amido di riso, che non interferisce con la fisiologica funzione della pelle di traspirazione.

La cute poco idratata è anche più sensibile, facilmente irritabile e pruriginosa. Per questo è importante favorire una corretta idratazione cutanea utilizzando un prodotto nutriente e reidratante dopo ogni bagnetto. In caso di secchezza, preferire oli ad alta concentrazione di lipidi naturali, per donare alla cute gli acidi grassi essenziali di cui ha bisogno e favorire il naturale processo di rigenerazione.

La zona pannolino poi è particolarmente soggetta a irritazioni: se viene opportunamente idratata con una pasta cambio dermoaffine può essere meno soggetta ad arrossamenti. È buona prassi affidarsi a prodotti formulati con ingredienti non occlusivi.
 

Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso

Bagnetti e lavaggi frequenti disidratano la cute: per garantire una corretta detersione e proteggere le importanti funzioni della pelle è preferibile limitare i bagnetti a massimo un paio di volte la settimana, in acqua tiepida e non troppo calda. È fondamentale reidratare sempre la superficie cutanea dopo il bagnetto utilizzando un latte o un olio corpo nutriente ed emolliente. In caso di irritazione è possibile utilizzare un po’ di amido di riso da sciogliere nell’acqua del bagnetto, o alternare la detersione con acqua alla detersione per affinità.

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