I segreti della detersione per contrasto e per affinità

Detersione per affinità e detersione per contrasto: che differenza c’è

Hai mai sentito parlare di detersione per affinità e detersione per contrasto? Due diverse modalità per detergere la cute di neonati e bambini, con o senza acqua.

I segreti della detersione per contrasto e per affinità


Con l’acqua o senza? Due tipi di detersione per la pelle sensibile

È importante sapere che esistono due diversi tipi di detersione.

La detersione per affinità non prevede l’utilizzo dell’acqua in quanto la pulizia avviene grazie ad una sostanza grassa, come un olio o un latte detergente che, per “affinità”, ingloba nella sua matrice la sporcizia, rimuovendola in modo meccanico con un dischetto di cotone idrofilo.

La detersione per contrasto prevede l’uso di un detergente a base di tensioattivi, che unito all’acqua elimina lo sporco grazie all’azione di risciacquo. Il classico bagnetto o la doccia sono due esempi di detersione per contrasto. Entrambe le tecniche sono efficaci ma per rispettare la delicatezza della cute, soprattutto quando si tratta di un neonato, è necessario scegliere in ogni caso un prodotto dermoaffine, specifico per rispettare la fisiologia cutanea durante la detersione.
 

Gli oli naturali nella detersione per affinità

In caso di pelli particolarmente sensibili, è preferibile optare per la detersione per affinità, utilizzando un olio o un latte specifico che non necessitano di risciacquo: si applicano con un semplice dischetto di cotone da passare sulla cute per una pulizia delicata, che lasci sulla pelle del bambino sostanze nutrienti e idratanti, nel pieno rispetto delle sue funzioni fisiologiche.

Oli eudermici come l’olio di emu, l’olio riso, l’olio di jojoba e l’olio di oliva svolgono un’azione dermoaffine, favorendo la fisiologica traspirazione cutanea.
 

Il ruolo dei tensioattivi nella detersione per contrasto

I prodotti a base di tensioattivi sono invece tipici della detersione per contrasto. I tensioattivi sono sostanze composte da una parte simile al grasso cutaneo (e quindi alla sporcizia presente sulla cute) ed un’altra parte simile all’acqua. Grazie a questa sua particolare composizione il tensioattivo riesce ad inglobare lo sporco in “micelle” (piccole sfere) che vengono eliminate successivamente con l’acqua.

I tensioattivi però non sono tutti uguali: in base alla loro composizione (tipo di molecola e carica ionica) possono risultare più o meno aggressivi sulla pelle. I tensioattivi di derivazione vegetale, come gli anfoacetati da olio di riso e da olio di babassu, detergono per contrasto svolgendo un’azione delicata ed efficace, senza alterare la fisiologica barriera cutanea.
 

Il consiglio per la pelle degli esperti Fiocchi di Riso

La pelle di adulti e bambini ha caratteristiche molto diverse, ma alcune regole sono valide per tutti: le formule che contengono tensioattivi di origine vegetale sono da preferirsi ai tensioattivi chimici, che potrebbero risultare troppo aggressivi o alterare la fisiologia cutanea. È buona prassi scegliere prodotti formulati specificamente per le diverse parti del corpo, ad esempio è consigliato preferire un detergente intimo per la detersione delle mucose genitali e un detergente corpo per il bagnetto.

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